“Non si può evitare di investire in un futuro incerto, ma si può scegliere di investire con saggezza.” – John Maynard Keynes
Il risparmio è un pilastro fondamentale nella cultura italiana, profondamente radicato non solo nella tradizione ma anche evidenziato dai recenti dati economici.
Oltre alle famose risorse culturali, artistiche e paesaggistiche, l’Italia vanta una propensione al risparmio che, sebbene meno celebrata, è di vitale importanza. Questa abilità, tuttavia, richiede un’evoluzione per trasformarsi in un mezzo efficiente e produttivo.
Andamento ricchezza pro-capite dal 2011 al 2022 – dati Banca d’Itali
Considerando i dati del 2022 pubblicati dalla Banca d’Italia, si osserva che la ricchezza finanziaria pro capite in Italia ammontava a 176.000 €, cifra inferiore rispetto ai 211.000 € della Germania, i 213.000 € della Francia e i 410.000 € degli Stati Uniti. Questo confronto rivela che il divario non è dovuto a una minore capacità di accumulare risparmi, ma piuttosto a una gestione meno efficace di queste risorse.
Selezionare gli strumenti appropriati che bilancino le necessità di liquidità immediata con quelle di rendimenti a lungo termine è essenziale per un investimento produttivo. Non si deve guardare al rendimento immediato, al tasso riconosciuto dall’operazione spot fatta a breve termine, ma all’obiettivo finale, alla finalità per la quale si accumula e l’orizzonte temporale necessario al raggiungimento di quell’obiettivo.
In un mondo finanziario sempre più complesso, è cruciale adottare strategie di risparmio e investimento sofisticate. Strumenti come i fondi comuni, gli ETF (Exchange-Traded Funds), fondi pensione e i piani di risparmio a lungo termine offrono opportunità per crescere il capitale adattandosi a vari profili di rischio e obiettivi finanziari.
Un altro aspetto cruciale è comprendere le motivazioni psicologiche che spingono al risparmio.
Molte persone non accumulano capitali solo per il piacere di farlo, ma per obiettivi specifici come garantire la sicurezza finanziaria, realizzare sogni o finanziare l’istruzione dei figli. Personalizzare quindi le strategie di risparmio in base a queste motivazioni non solo le rende più efficaci, ma anche più soddisfacenti dal punto di vista emotivo.
Elaborazione Ufficio Market Intelligence su dati Banca d’Italia – Federal Reserv
Dai dati relativi alla crescita, esaminati dall’ufficio Market Intelligence su dati Banca d’Italia – Federal Reserve, qual è la differenza che balza subito all’occhio?
Che la componente immobiliare in Italia è più alta, e questo ha inciso nella minor crescita pro-capite.
Diciamolo, siamo ancora molto legati al mattone nonostante negli ultimi anni, fatto salvo in grandi città, i prezzi delle case abbiano avuto una flessione significativa. Il fascino di avere qualcosa di tangibile, da locare è molto presente nella nostra cultura.
Questo maggior investimento in abitazioni ha drenato una parte di liquidità non investita nei mercati finanziari.
Occorre però tener presente che spesso il reddito da locazione, al netto delle tasse sull’immobile, viene inficiato dai costi di manutenzione dello stesso e tutto questo se il contratto di affitto è regolare e l’inquilino è solvibile.
È altresì importante considerare le implicazioni fiscali del risparmio.
Le differenze fiscali tra i vari strumenti di risparmio e investimento possono influenzare significativamente i rendimenti netti in Italia. Ad esempio, i redditi da locazione immobiliare sono soggetti a IRPEF o Cedolare Secca (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e spesso a IMU (Imposta Municipale Unica), che possono erodere significativamente il rendimento netto di questi investimenti. Al contrario, i rendimenti da titoli di Stato italiani sono tassati al 12,5%, mentre quelli da azioni e altri strumenti finanziari sono tassati al 26%.
Comprendere queste differenze e pianificare di conseguenza può ottimizzare i benefici finanziari complessivi del risparmio.
Altro aspetto che ha condizionato la minor crescita del risparmio è la natura cautelativa degli investimenti stessi. Siamo un popolo poco avvezzo all’esposizione azionaria sui mercati, questo perché si ritiene che il mercato azionario sia più rischioso e volatile.
Sono vere e giuste considerazioni, ma solo se analizzate in un orizzonte temporale di breve termine.
Analizzando però il mercato azionario nel lungo termine ci si rende conto che questo è molto più profittevole rispetto ai Titoli di Stato o obbligazioni (elementi importanti nella diversificazione del portafoglio sia da un punto di vista di orizzonte temporale che di rischio).
Una domanda banale potrebbe essere: quando si contrae un mutuo per acquistare un immobile, lo si fa a breve termine o con una durata più lunga? Lo stesso principio vale per l’investimento in azioni.
In ultimo, ulteriore aspetto che condiziona significativamente queste due prime scelte, è la bassa cultura finanziaria italiana.
L’informazione è un punto importante su cui costruire una solida base e, se non si possiede, la si apprende o ci si dovrebbe far seguire da persone qualificate (quanti di noi, ad esempio, fanno la dichiarazione dei redditi autonomamente?).
Negli USA il 46,8% della ricchezza è affidata ai consulenti finanziari, in Italia siamo al 17,5%. Questo gap indica un’opportunità significativa per migliorare l’educazione finanziaria della popolazione italiana.
Come migliorare la gestione del proprio risparmio?
Si può migliorare questo aspetto con alcuni accorgimenti come ad esempio:
- La formazione continua: approfondire le conoscenze finanziarie attraverso corsi, webinar e letture specifiche.
- La consulenza professionale: valutare di avvalersi di un consulente finanziario qualificato. Questo può aiutare a creare una strategia personalizzata basata su obiettivi specifici e un corretto profilo di rischio.
- La diversificazione: investire in una varietà di strumenti finanziari per bilanciare rischio e rendimento.
- La pianificazione secondo adeguati orizzonti temporali: fissare obiettivi finanziari a breve, medio e lungo termine e scegliere investimenti che aiutino a raggiungerli. Non farsi distrarre dalla volatilità di breve termine.
- Il Monitoraggio e la revisione: rivedere regolarmente il proprio portafoglio di investimenti e fare aggiustamenti in base alle circostanze economiche e personali.
Il risparmio è una componente essenziale della cultura italiana che necessita di un rinnovamento per rispondere efficacemente alle sfide economiche contemporanee.
Ricordarsi degli obiettivi per cui si risparmia, sia che si tratti di preparare la pensione, acquistare una casa, o sostenere l’educazione di un figlio, è fondamentale. Approcciare il risparmio con una strategia ben informata e supportata da una comprensione approfondita delle proprie necessità finanziarie e aspirazioni può trasformare ogni euro risparmiato in un tassello fondamentale per un futuro più sicuro e realizzato.
Il ruolo della consulenza è supportare l’investitore nel compiere scelte informate, pianificate, in linea con il proprio profilo di rischio e profittevoli nel giusto tempo.