“I mercati servono a trasferire la ricchezza dagli impazienti ai pazienti” (W. Buffett)
C’era una volta una bambina chiamata Riccioli d’Oro, a causa dei suoi bellissimi capelli biondi. Un giorno, mentre passeggiava nel bosco, trovò una casa apparentemente deserta. Curiosa, decise di entrare. Nella casa c’erano tre sedie: una grande, una media e una piccola. Provò a sedersi sulla grande, ma era troppo alta. Quindi provò la media, ma era troppo morbida. Infine, la piccola era perfetta.
Successivamente, Riccioli d’Oro trovò tre piatti di porridge sulla tavola. Il primo era troppo caldo, il secondo troppo freddo, ma il terzo era giusto e lo mangiò tutto. Stancatasi, salì al piano superiore, dove trovò tre letti. Il primo era troppo duro, il secondo troppo morbido, ma il terzo era perfetto e si addormentò.
Mentre dormiva, i proprietari della casa, tre orsi, tornarono. Scoprirono Riccioli d’Oro e, spaventata, lei si svegliò e fuggì via, promettendo a se stessa di non avventurarsi più da sola nel bosco.
All’inizio degli anni Novanta, David Shulman, un analista americano, trae ispirazione dalle avventure di una giovane protagonista di fiabe, nota per i suoi riccioli d’oro, per descrivere un ideale stato economico che denominò “Goldilocks economy” – l’economia di Riccioli d’Oro.
La favola di Riccioli d’Oro viene utilizzata oggi in ambito finanziario attraverso il concetto di “Goldilocks Economy”, un termine usato per descrivere una situazione economica ideale in cui la crescita è sufficientemente forte da sostenere l’occupazione, ma non così esuberante da causare inflazione.
Analogamente, nella storia, Riccioli d’Oro cerca qualcosa che non sia né troppo (caldo o alto), né troppo poco (freddo o basso), ma “giusto”.
Applicando questa narrazione al mondo degli investimenti, possiamo trarre diversi spunti su cui riflettere.
Il bilanciamento
Così come Riccioli d’Oro cerca l’opzione giusta per sé, gli investitori devono trovare il bilanciamento ideale nei loro portafogli. Questo implica una selezione di asset che non pendano troppo verso il conservatorismo (rischio basso ma rendimenti potenzialmente limitati) o l’aggressività (rischio alto con la possibilità di rendimenti elevati), ma che piuttosto mirino a una composizione “giusta”, adeguata alle proprie necessità personali e agli obiettivi di rischio-rendimento.
L’adattabilità
La capacità di Riccioli d’Oro di testare diverse opzioni prima di scegliere quella ideale sottolinea l’importanza per gli investitori di essere flessibili e pronti a ricalibrare le loro strategie in base alle mutevoli condizioni di mercato. L’adattabilità è essenziale per sfruttare al meglio le opportunità che si presentano senza restare imprigionati in strategie che potrebbero diventare obsolete.
La prudenza
L’entrata non autorizzata di Riccioli d’Oro nella casa degli orsi funge da promemoria che agire senza una sufficiente valutazione dei rischi può portare a conseguenze indesiderate. Gli investitori, quindi, dovrebbero eseguire ricerche approfondite e valutare attentamente i potenziali rischi prima di compiere qualsiasi investimento, preferibilmente con il supporto di consulenti finanziari esperti.
Questa fiaba offre agli investitori il principio del “giusto mezzo” – non troppo aggressivo, non troppo conservatore, ma giusto per le proprie necessità e tolleranza al rischio. Evidenzia anche l’importanza dell’adattabilità e della prudenza nelle decisioni d’investimento.
Per il sistema economico, questo stato ideale, la giusta temperatura, corrisponde ad una situazione di disoccupazione bassa, stabilità economica e di crescita. In altre parole, dipinge uno stato in cui l’economia non subisce “sbalzi termici”, cioè non presenta contrazioni o espansioni improvvise. La crescita economica, equilibrata e stabile, è abbastanza da prevenire il rischio della recessione ma non così spinta da poter causare una situazione di inflazione.
Il momento storico che stiamo attraversando ora rispecchia questa situazione di crescita graduale ma che sembra inarrestabile, di contenimento inflattivo e di bassa disoccupazione.
Tornando alla fortunata scodella di Piccolo orso che ha soddisfatto tanto Riccioli D’Oro, occorre precisare che non è facile raggiungere e soprattutto mantenere una condizione di temperatura perfetta, né troppo calda né troppo fredda.
Il ciclo economico della Goldilocks Economy è altrettanto fragile da mantenere, e può addirittura sembrare paradossale in queste sue caratteristiche, poiché funziona solo in nome della moderazione. Gli ingredienti per una perfetta temperatura sono infatti un tasso di disoccupazione basso, tassi di interesse di mercato bassi, inflazione bassa e un PIL stabile. In questa cornice, una brusca accelerazione del PIL non sarebbe la benvenuta perché spingerebbe le banche centrali ad alzare consistentemente i tassi di interesse per evitare impennate inflazionistiche.
Le banche centrali qui giocano un ruolo cruciale nel mantenere questo equilibrio, moderando la politica monetaria per prevenire overheat economici o contrazioni severe. Un’improvvisa accelerazione del PIL potrebbe spingere le banche a innalzare i tassi di interesse per frenare l’inflazione, destabilizzando così l’equilibrio raggiunto.
L’economia dai riccioli d’oro è un momento che non dura a lungo ed è l’ideale per investire nel comparto azionario, proprio perché cumula tassi bassi, bassa inflazione e bassa crescita.
Oggi non stiamo attraversando un periodo di tassi bassi, tutt’altro, ma non stiamo stranamente assistendo ad una contrazione della crescita, bensì ad una crescita del mercato costante.
L’abbassamento dei tassi, però, di norma, crea una situazione di distensione ed incremento della spesa e conseguentemente una crescita del mercato azionario. La riduzione dei tassi da parte delle banche centrali come FED e BCE sembra ormai imminente.
Con queste premesse possiamo presumere che andremo incontro ad una crescita del mercato azionario ancora per diverso tempo. Ci potranno essere delle correzioni ovviamente, ma gli indicatori, e gli analisti lo confermano, ci fanno presupporre che il trend rimarrà di crescita. L’importante sarà scegliere il “giusto mezzo” ovvero il corretto bilanciamento dei nostri investimenti, alla luce della tolleranza al rischio ed in relazione ad un rendimento atteso.