Presi a volte dall’acquisto compulsivo di oggetti a basso costo e con offerte a tasso zero ci si dimentica uno degli aspetti più importanti nel rapporto quotidiano con un istituto di credito o una finanziaria, il merito creditizio, da considerare un po’ come il nostro ‘stato di salute’ ai fini di un affidamento
Il merito creditizio, noto anche come “creditworthiness” in inglese, indica la capacità e la probabilità che un individuo, un’azienda o un ente possa rimborsare i debiti. Questo concetto è fondamentale per le istituzioni finanziarie che devono valutare il rischio di concedere prestiti o crediti.
Ecco alcuni fattori chiave che influenzano il merito creditizio:
1. Storia del credito: Include informazioni su come una persona o azienda ha gestito i prestiti e i pagamenti in passato. Ciò include il pagamento tempestivo di bollette, prestiti, ipoteche, e altre forme di debito.
2. Punteggio di credito: In molti paesi, il merito creditizio è spesso espresso tramite un punteggio di credito, che è un numero calcolato basato sulla storia creditizia. Un punteggio più alto indica un maggiore merito creditizio.
3. Reddito e occupazione: La stabilità finanziaria, compresa la fonte e la regolarità del reddito, è un altro fattore importante. Un reddito stabile e sufficiente suggerisce una maggiore capacità di rimborsare i debiti.
4. Debiti esistenti: Il rapporto tra il debito corrente e il reddito influisce anche sul merito creditizio. Un alto livello di debito rispetto al reddito può essere visto come un segnale di potenziali difficoltà finanziarie future.
5. Garanzie: La disponibilità di garanzie (come proprietà o altre attività di valore) può migliorare il merito creditizio, poiché queste possono essere utilizzate per recuperare il valore in caso di mancato pagamento del debito.
Valutare il merito creditizio permette alle banche e ad altri prestatori di minimizzare i rischi di credito, determinando quali clienti sono più probabili pagare i loro debiti e sotto quali condizioni.