Cristoforo Colombo, l’America e i mercati finanziari

“Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: è il coraggio di continuare che conta.” (Winston Churchill)

 

Quando Cristoforo Colombo salpò da Palos de la Frontera nell’agosto del 1492, aveva una certezza: per raggiungere il suo obiettivo, doveva continuare a navigare. Il viaggio fu tutt’altro che semplice. Dopo settimane in mare aperto, senza terra in vista, l’equipaggio iniziò a perdere fiducia. Il cibo scarseggiava, il morale era basso e la tentazione di tornare indietro si faceva sempre più forte.

Eppure, Colombo non cedette. Sapeva che, per scoprire nuove terre, doveva resistere alla paura dell’ignoto e continuare il suo viaggio. E alla fine, il 12 ottobre 1492, avvistò la terra: era il Nuovo Mondo.

La storia degli investimenti non è poi così diversa. Quando i mercati oscillano, quando la volatilità si fa sentire, molti investitori sono tentati di abbandonare il viaggio. Ma proprio come Colombo, chi resiste e mantiene la rotta spesso scopre orizzonti inaspettati.

 

I mercati finanziari, come il mare aperto, sono imprevedibili. Ma se guardiamo ai dati storici, emerge un aspetto fondamentale: più si allunga l’orizzonte temporale, più il rischio si riduce.

 

Ben Carlson, esperto di investimenti e autore del popolare blog “A Wealth of Common Sense”, ha analizzato 31 anni di dati dell’S&P 500 (dal 1993 al 2023), e i risultati parlano chiaro. Carlson è anche direttore degli investimenti presso Ritholtz Wealth Management e si è specializzato nella gestione del patrimonio con un’attenzione particolare alla finanza comportamentale. Il 2024, inoltre, è stato un altro anno molto positivo.

 

 

Secondo la sua analisi, i rendimenti dell’S&P 500 nel lungo periodo mostrano una chiara tendenza:

• Su 5 anni, i rendimenti annualizzati hanno oscillato tra -2% e +29%.

• Su 10 anni, il range è stato tra -1% e +17%.

• Su 15 anni, i rendimenti sono stati compresi tra +4% e +14%.

 

Ma il dato più interessante è un altro: nessun periodo di 11 anni o più ha registrato perdite.

 

Questo significa che, sebbene nel breve termine i mercati possano subire forti oscillazioni, chi mantiene la propria posizione sul lungo periodo ha sempre ottenuto risultati positivi.

Le crisi, quindi, fanno parte del viaggio.

 

Dal 1993 ad oggi, gli investitori hanno vissuto momenti di grande incertezza:

  • La crisi delle valute emergenti nel 1998
  • Il crollo della bolla dot-com nei primi anni 2000
  • L’attacco alle Torri Gemelle nel 2001
  • La crisi finanziaria del 2008
  • La pandemia del 2020
  • L’inflazione record post-Covid
  • La guerra in Ucraina

 

Ognuno di questi eventi ha portato volatilità, paure e spesso veri e propri crolli di mercato. Eppure, nonostante tutte le tempeste, il rendimento medio annuo dell’S&P 500 in questi 31 anni è stato circa il 10% annuo, perfettamente in linea con la sua media storica.

 

Chi ha resistito, chi ha continuato a navigare senza cedere al panico, ha visto il proprio capitale crescere nel tempo.

 

Il mercato, proprio come l’oceano, può essere spaventoso. Le onde della volatilità possono sembrare insormontabili, e la tentazione di scappare può essere forte. Ma chi investe con una prospettiva di lungo periodo, chi riesce a ignorare il rumore di breve termine e mantenere la rotta, ha sempre avuto la meglio.

Se Colombo avesse ascoltato le paure del suo equipaggio, oggi la storia sarebbe diversa. E se gli investitori si lasciassero dominare dall’emotività, si perderebbero l’opportunità di costruire ricchezza nel tempo.

 

Nessuno può prevedere con certezza cosa accadrà nei prossimi 30 anni. Ci saranno nuove crisi, nuove recessioni, nuovi momenti difficili. Ma se c’è una cosa che la storia ci insegna, è che il mercato ha sempre trovato il modo di risalire.

 

Investire non significa evitare le tempeste, ma imparare a navigarle. Il segreto del successo non sta nel prevedere i movimenti del mercato, ma nel rimanere coerenti con la propria strategia.

 

Per chi ha il coraggio di restare sulla rotta, il Nuovo Mondo è sempre più vicino.

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