“L’investimento in conoscenza paga sempre i migliori interessi.” (Benjamin Franklin)
L’educazione finanziaria è diventata una competenza essenziale nella società odierna, influenzando la capacità degli individui di gestire efficacemente le proprie risorse economiche e di prendere decisioni consapevoli riguardo a risparmio, investimento e spesa.
Una solida alfabetizzazione finanziaria non solo promuove il benessere personale, ma contribuisce anche alla stabilità economica collettiva.
Tuttavia, l’Italia presenta ancora significative lacune in questo ambito. Secondo un’indagine della Banca d’Italia del 2020, il livello medio di alfabetizzazione finanziaria degli italiani è pari a 11,2 su una scala da 1 a 21, posizionando il Paese nelle ultime posizioni tra le nazioni OCSE. Questa carenza è particolarmente evidente tra i giovani. Un’indagine condotta dalla Banca d’Italia nel 2023 su un campione di oltre 5.000 individui tra i 18 e i 34 anni ha rilevato che solo il 35% degli intervistati risponde correttamente a domande su concetti economici fondamentali come inflazione, tasso di interesse e diversificazione del rischio.
Di fronte a queste lacune formative, i giovani italiani si rivolgono sempre più frequentemente al web e ai social mediaper colmare le proprie conoscenze finanziarie. Piattaforme come YouTube, Instagram, TikTok e Reddit sono diventate fonti primarie di informazione per molti giovani che cercano consigli su investimenti, risparmio e gestione del denaro. Tuttavia, questa tendenza solleva interrogativi sulla qualità e l’affidabilità delle informazioni reperite online.
Secondo un’indagine condotta da Morningstar nel novembre 2023, l’interesse per le tematiche d’investimento tra gli studenti è in crescita, così come la consapevolezza delle proprie lacune e la percezione di non trovare contenuti adatti. Il principale timore è quello di affidarsi a un consulente impreparato. Un rapporto del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria del 2023 evidenzia che la percentuale di intervistati che dichiara di provare ansia nel pensare alla propria situazione finanziaria è aumentata di oltre 4 punti percentuali tra il 2021 e il 2022.
Inoltre, una ricerca di FocusRisparmio sottolinea che i social network stanno diventando sempre più centrali come strumenti per informarsi, con Instagram in testa. Tra gli strumenti usati per informarsi, i social network passano dal 27% del 2021 a percentuali sempre maggiori negli anni successivi. Questi dati indicano una crescente dipendenza dai social media per l’educazione finanziaria, ma sollevano anche preoccupazioni riguardo alla qualità delle informazioni condivise. La mancanza di regolamentazione e la diffusione di consigli non verificati possono portare a decisioni finanziarie poco informate o addirittura dannose.
Per questo motivo, è fondamentale promuovere un uso consapevole delle informazioni reperite online.
Confrontarsi con professionisti qualificati, come consulenti finanziari, può offrire un valore aggiunto significativo. Questi esperti non solo forniscono consigli personalizzati basati sulle esigenze individuali, ma aiutano anche a interpretare e filtrare le informazioni disponibili sui social media.
Ciò non significa che chi fa informazione sul web sbagli o sia da evitare a priori. Anzi, molti divulgatori digitali offrono contenuti di grande valore e contribuiscono a sensibilizzare le persone sull’importanza della gestione finanziaria. Tuttavia, è cruciale adottare un approccio critico e adattare le informazioni alle proprie esigenze personali, alla propria propensione al rischio e al proprio livello di competenza.
Un rischio frequente in questo contesto è quello dei bias cognitivi, ovvero errori sistematici di giudizio che possono influenzare negativamente le decisioni finanziarie. Ad esempio, il bias di conferma porta le persone a cercare solo informazioni che confermano le proprie convinzioni preesistenti, trascurando elementi che potrebbero contraddirle. Il bias dell’illusione di conoscenza, invece, spinge a credere di aver compreso un argomento in profondità dopo aver visto qualche video o letto qualche post, senza averne realmente padroneggiato le complessità.
Anche l’idea di facili e rapidi guadagni si scontra con quella che è la realtà dei fatti, ovvero che non è tutto oro quello che luccica, che basta investire in una cryptovaluta per diventare ricchi, che con il trading on line si può pensare di smettere di lavorare.
Mentre i social media, quindi, offrono accesso immediato a una vasta gamma di informazioni finanziarie, è essenziale approcciare queste risorse con senso critico. Affiancare le conoscenze acquisite online con la consulenza di professionisti esperti garantisce una gestione finanziaria più solida e sicura, riducendo il rischio di errori e promuovendo decisioni più informate.