L’indicatore sintetico di rischio – ISR

Nel mondo degli investimenti, pieno di prodotti, promesse e sigle incomprensibili, c’è uno strumento semplice e utile che troppo spesso passa inosservato: l’Indicatore Sintetico di Rischio, abbreviato in ISR.

Lo trovi indicato con un numero da 1 a 7 e serve a darti un’idea chiara del livello di rischio di un prodotto finanziario. È come una bussola: non ti dice dove andare, ma ti aiuta a non perdere la rotta.

Ma cos’è l’ISR?

L’ISR è un numero che rappresenta quanto un investimento può oscillare nel tempo. In altre parole, ti mostra il grado di rischio legato a quel prodotto.
Più è alto il numero, più l’investimento è potenzialmente volatile (cioè può subire forti salite o discese) e quindi rischioso.

 

Valore ISR Significato
1 Rischio molto basso
2-3 Rischio basso / moderato
4-5 Rischio medio / medio-alto
6-7 Rischio elevato / molto alto

 

Questo indicatore è pensato per essere immediato e comprensibile, anche per chi non ha competenze tecniche. È un modo per valutare velocemente se un investimento è coerente con i propri obiettivi e il proprio profilo di rischio.

L’ISR viene calcolato analizzando:

  • La volatilità storica del prodotto (quanto è variato di prezzo negli ultimi anni)

  • La struttura dell’investimento (azioni, obbligazioni, fondi, polizze…)

  • La sua liquidabilità (cioè quanto è facile uscire dall’investimento senza perdere troppo)

Nei casi più complessi, si considerano anche scenari sfavorevoli di mercato per stimare la possibile perdita.

È importante sapere che l’ISR non prevede il futuro, ma si basa su dati storici e simulazioni per darti una stima del rischio.

Lo trovi sempre all’interno del KID – Key Information Document, un documento obbligatorio e standardizzato che accompagna ogni prodotto finanziario riservato ai clienti retail (come fondi, polizze, ETF, strumenti strutturati…).

È messo ben in evidenza, spesso con una barra colorata e un numero: non ignorarlo!

Facciamo un esempio pratico: due persone, due scelte diverse

 

Marco, 32 anni

Lavora, ha una buona stabilità finanziaria e un orizzonte di lungo periodo. Non si spaventa per le oscillazioni del mercato, perché sa che ha tempo per recuperare.
Per lui, un fondo azionario globale con ISR 5 o 6 può essere una scelta coerente con i suoi obiettivi.

Giulia, 58 anni

Si avvicina alla pensione e vuole consolidare quanto ha accumulato. Ha bisogno di stabilità e capitali prontamente disponibili.
Per lei è meglio puntare su strumenti con ISR 2 o 3, come un fondo obbligazionario prudente o una polizza a capitale garantito.

Due obiettivi diversi, due profili diversi, due ISR diversi.

Spesso pensiamo al rischio solo come possibilità di perdita, ma nel mondo degli investimenti il rischio ha un significato più ampio: è la possibilità che il valore del tuo investimento oscilli nel tempo.

Un prodotto con ISR 6 non è “cattivo” e uno con ISR 2 non è “sicuro in assoluto”. L’ISR non giudica il prodotto, ma ti dice quanto è adatto a te, alle tue aspettative e alla tua tolleranza al rischio.

L’ISR è utile perché:

  • Ti dà un’informazione immediata e semplice sul rischio del prodotto

  • Ti aiuta a fare confronti tra prodotti diversi

  • Ti permette di evitare scelte sbagliate o impulsive

In altre parole: è uno strumento di autodifesa finanziaria.

Ma da solo non basta. Serve sempre inserirlo in una strategia più ampia, che tenga conto:

  • dei tuoi obiettivi di vita

  • del tuo orizzonte temporale

  • della tua capacità emotiva di tollerare le perdite

 

Capire l’ISR è un ottimo primo passo. Ma la vera sfida è capire qual è il tuo profilo di rischio e costruire una strategia coerente nel tempo.

Qui entra in gioco la consulenza finanziaria.

In conclusione l’Indicatore Sintetico di Rischio non è una formula magica, ma è uno strumento semplice e prezioso per prendere decisioni più consapevoli.

Non trascurarlo.
Non farti guidare solo dal rendimento passato.
E soprattutto: scegli prodotti che parlano la lingua dei tuoi obiettivi, non quella delle mode del momento.

Se non sai da dove partire, il consiglio è sempre lo stesso: affidati a chi può aiutarti a tradurre i numeri in scelte concrete per la tua vita.

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