La nascita della prima banca in Italia risale al 1800.
La funzione dell’istituto di credito era appunto proprio quella di concedere credito alle persone ed alle imprese in cambio di un interesse in un determinato periodo di tempo.
Più recente invece è la nascita delle banche reti la cui vocazione è sempre stata la gestione del risparmio.
Le banche tradizionali svolgono la loro attività attraverso una rete di filiali fisiche che si estende su tutto il territorio nazionale, il loro core business si sviluppa attraverso i dipendenti della banca che su direttiva del datore di lavoro vendono prodotti e servizi standardizzati decisi dall’istituto stesso. Le banche reti svolgono la loro attività attraverso liberi professionisti a partita iva (prima chiamati promotori oggi consulenti) che pianificano le esigenze dei loro clienti e costruiscono un portafoglio d’investimento che rispecchia le aspettative e gli obiettivi del cliente.
Per come strutturato, il modello di servizio della banca rete è molto più snello e ovviamente meno oneroso poiché si eliminano tutti i costi legati alle strutture fisiche, le filiali appunto e il personale necessario a farle funzionare.
Venendo a mancare la presenza fisica delle filiali, uno dei tratti distintivi di questo modello, l’operatività classica di versamento e prelevamento viene veicolata sulla rete delle banche tradizionali e sportelli postali convenzionati su tutto il territorio nazionale.
Minori costi strutturali hanno come beneficio la maggior competitività sui servizi di base come ad esempio conti correnti a canone zero, minori costi di gestione, per le più comuni operazioni come i bonifici, le domiciliazioni delle utenze, in alcuni casi anche gratuiti, e tassi di remunerazione più elevati sulle giacenze di conto, solo per citarne alcuni.
La competizione tra queste due realtà dà conseguentemente una garanzia di efficienza
Il mercato da sempre si auto regola e va nella direzione in cui il rapporto costi/benefici è migliore. In questo caso aggiungo che il mercato si rivolge anche a chi garantisce oltre alla professionalità, una relazione più stabile e duratura nel tempo.
Una gestione fatta principalmente sulla raccolta e sui depositi, inoltre, è ovviamente garanzia di solidità patrimoniale dell’Istituto. È noto infatti che le banche reti hanno indici di solvibilità più alti degli istituti di credito tradizionali a beneficio della clientela e dei propri risparmi.
Quando le banche tradizionali hanno visto ridursi i loro margini a causa del costo del credito, intorno agli anni novanta hanno aperto gli occhi e capito che la gestione del risparmio della clientela e la vendita di prodotti di risparmio rispetto ai classici titoli di stato era un’attività più remunerativa. È partito così il processo di collocamento massivo di polizze finanziarie e prodotti di risparmio gestito.
Di contro le banche reti hanno, al fine di evitare che un loro cliente, nel momento in cui aveva la necessità di chiedere denaro in prestito si rivolgesse ad un istituto terzo, hanno iniziato a erogare credito, coprendo un’esigenza precedentemente non soddisfatta della propria clientela.
Come ultimo passaggio le banche reti per dare una maggiore visibilità e avvicinarsi di più al cliente e a sfatare l’immagine collettiva di essere banche online, si sono spinti fino all’apertura di alcuni punti fisici nelle principali città Italiane, ma ovviamente non hanno sviluppato una rete fisica come le banche tradizionali proprio perché questo non è il loro modello di servizio che si sviluppa esclusivamente sulla figura del consulente finanziario, un professionista del risparmio iscritto all’albo nazionale.
Chi meglio quindi di una figura che nasce per gestire il risparmio dei suoi clienti con l’interesse di far crescere il loro patrimonio e soddisfare le loro esigenze e le loro aspettative può svolgere questo ruolo?
Di questo, le banche tradizionali, se ne stanno rendendo conto.
Pertanto le banche reti non sono altro che banche vere e proprie, indipendenti o costole di istituti di credito maggiori, che operano per il tramite di consulenti finanziari, liberi professionisti iscritti all’albo, e che hanno quale attività principale la gestione del patrimonio finanziario del cliente, integrando tutti i servizi bancari di base legati al conto corrente.