I bias ovvero le nostre distorsioni cognitive. Cosa sono, come condizionano inconsciamente le nostre scelte quotidiane ed anche quelle in ambito finanziario.
Identificate da Daniel Kahneman, premio Nobel, stanno alla base della finanza comportamentale
Psicologo e economista israeliano-americano noto per il suo lavoro pionieristico sui processi decisionali umani nell’ambito delle incertezze economiche e della psicologia comportamentale. È nato il 5 marzo 1934 a Tel Aviv, ma è cresciuto a Parigi e si è trasferito in Israele nei suoi primi anni adolescenziali.
Kahneman ha vinto il Premio Nobel per l’Economia nel 2002 per il suo lavoro sviluppato insieme ad Amos Tversky sul giudizio umano e la teoria delle decisioni sotto incertezza, che ha gettato le basi per lo sviluppo dell’economia comportamentale. Il loro lavoro è particolarmente noto per l’identificazione di varie euristiche cognitive e bias (come l’effetto ancoraggio, l’avversione alla perdita e il bias della conferma) che influenzano il modo in cui le persone prendono decisioni economiche e valutano i rischi.
Ha esplorato questi temi in profondità nel suo libro bestseller del 2011, “Pensieri lenti e veloci” (“Thinking, Fast and Slow”), dove descrive due modi in cui il cervello forma pensieri: il “Sistema 1“, che è veloce, intuitivo e emotivo; e il “Sistema 2“, che è più lento, deliberativo e logico.
Questo lavoro ha avuto un impatto significativo non solo in economia, ma anche in discipline come la psicologia, la medicina, la politica e l’istruzione.
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