I Titoli di Stato

I titoli di stato sono strumenti finanziari emessi dal governo di un paese per raccogliere fondi. In pratica, il governo prende in prestito denaro dai cittadini e dalle istituzioni finanziarie, impegnandosi a restituirlo con gli interessi entro un certo periodo di tempo.

Ma perché il governo ha bisogno di raccogliere fondi? E come funzionano esattamente questi strumenti?

Immagina di avere un amico che ha bisogno di soldi per realizzare un grande progetto, come costruire una casa. Questo amico ti chiede un prestito e ti promette di restituirti i soldi con gli interessi. I titoli di stato funzionano in modo simile: il governo, che ha bisogno di fondi per finanziare vari progetti e coprire le spese pubbliche, emette questi titoli e li vende agli investitori, promettendo di restituire il denaro con un certo interesse.

 

La funzione principale dei titoli di stato è quella di reperire liquidità per soddisfare il fabbisogno finanziario del governo.

 

Questi fondi possono essere utilizzati per diverse finalità, come la costruzione di infrastrutture, il pagamento di stipendi ai dipendenti pubblici, la gestione dei servizi sanitari e scolastici, e il finanziamento di altre spese correnti.

Esistono diversi tipi di titoli di stato, ognuno con caratteristiche specifiche:

Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): Sono titoli a breve termine, con scadenza fino a un anno. Non pagano interessi periodici ma vengono emessi a un prezzo inferiore rispetto al loro valore nominale, e la differenza rappresenta il guadagno per l’investitore.

Certificati di Credito del Tesoro (CCT): Sono titoli a medio-lungo termine (di solito 7 anni) con cedole semestrali. Gli interessi sono variabili e sono legati all’andamento dei tassi di interesse di mercato.

Buoni del Tesoro Poliennali (BTP): Sono titoli a lungo termine, con scadenze che vanno da 3 a 30 anni. Pagano interessi fissi semestrali, rendendoli prevedibili per gli investitori.

Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’Inflazione (BTP€i): Questi titoli sono simili ai BTP ma gli interessi e il capitale sono adeguati all’inflazione, proteggendo il potere d’acquisto degli investitori.

Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ): sono titoli a breve-medio termine, con una durata tipica di 24 mesi. Vengono emessi a un prezzo inferiore rispetto al loro valore nominale. Questo significa che l’investitore acquista il titolo a un prezzo scontato e alla scadenza riceve il valore nominale pieno. La differenza tra il prezzo di acquisto e il valore nominale rappresenta il rendimento per l’investitore. La differenza principale tra un CTZ ed un BOT sta nella durata dell’investimento: i BOT sono per chi cerca un investimento a breve termine, entro i 12 mesi, mentre i CTZ sono adatti a chi può immobilizzare i fondi per un periodo più lungo, fino a 24 mesi.

 

Come sono tassati i rendimenti dei Titoli di Stato?

 

A differenza degli altri strumenti finanziari presenti sul mercato che sono tassati al 26%, gli interessi maturati su questi titoli sono tassati al 12,5%, che è un’aliquota agevolata. Questo rende i titoli di stato una forma di investimento interessante anche dal punto di vista fiscale e che ha sempre riscosso molto successo,

E in caso di decesso?

 

In Italia, i titoli di stato non sono soggetti all’imposta di successione. Questo significa che, quando una persona decede e i suoi titoli di stato vengono trasferiti agli eredi, questi non devono pagare l’imposta di successione sui titoli stessi. Tuttavia, è importante notare che gli eredi devono comunque includere i titoli di stato nella dichiarazione di successione per il calcolo complessivo dell’asse ereditario.

La normativa italiana prevede delle franchigie sull’imposta di successione che dipendono dal grado di parentela tra il defunto e gli eredi, e queste franchigie si applicano al valore complessivo dell’eredità, al netto di eventuali titoli di stato. Pertanto, se l’eredità comprende anche altri beni oltre ai titoli di stato, potrebbe essere necessario pagare l’imposta di successione sui restanti beni, a seconda del loro valore e delle franchigie applicabili.

Ma trattandosi di titoli di debito pubblico sono sicuri?

 

I titoli di stato, essendo titoli di debito emessi da un governo per finanziare le spese pubbliche, sono generalmente considerati investimenti sicuri. Tuttavia la sicurezza di questi strumenti finanziari deriva principalmente dalla capacità e dalla volontà del governo emittente di onorare i suoi debiti. 

Indubbiamente gli aspetti da considerare quando ci si accinge ad acquistare un titolo di debito di uno stato sono:

Credibilità del Governo: La sicurezza dei titoli di stato dipende fortemente dalla stabilità finanziaria e dalla reputazione del governo che li emette. Paesi con economie stabili e una solida storia di pagamento dei debiti sono visti come meno rischiosi.

Rischio di Default: Anche se rari, i default sui titoli di stato possono accadere (ne è stato un esempio l’Argentina o la Grecia), specialmente in paesi con gravi problemi economici o instabilità politica. Tuttavia, per la maggior parte dei paesi sviluppati e di molti paesi in via di sviluppo, il rischio di default è generalmente molto basso.

Rendimento e Rischio: I titoli di stato tendono ad offrire rendimenti più bassi rispetto ad altre opzioni di investimento più rischiose. Questo è il compromesso per la maggiore sicurezza che offrono anche se il rendimento è legato alla solvibilità dell’emittente. Gli Stati generalmente ritenuti più solvibili hanno rendimenti più bassi mentre Stati che non esprimono sicurezza da un punto di vista di solvibilità o capacità di rimborso hanno rendimenti più elevati. In Ucraina ad esempio oggi il tasso di interesse è del 13,5%.

Inflazione e Tassi di Interesse: I titoli di stato sono sensibili alle variazioni dei tassi di interesse e all’inflazione. Se i tassi di interesse aumentano, il valore dei titoli di stato può diminuire, contrariamente se i tassi di interesse scendono, il valore dei titoli di stato cresce. Inoltre, se l’inflazione è alta, il rendimento reale (ossia al netto dell’inflazione) dei titoli di stato può essere eroso.

Concludendo i titoli di stato sono uno strumento attraverso cui i governi finanziano le loro attività, offrendo agli investitori una combinazione di sicurezza, rendimenti potenzialmente attraenti e vantaggi fiscali. Tuttavia, come ogni investimento, anche i titoli di stato presentano dei rischi, il che sottolinea l’importanza di una valutazione accurata del contesto economico e finanziario del paese emittente.

Nel contesto di un’efficace strategia di investimento, la diversificazione del portafoglio è cruciale. Includere una varietà di asset, come azioni, obbligazioni, titoli di stato, e altre classi di investimento, può aiutare a mitigare il rischio di mercato e ridurre l’impatto di fluttuazioni avverse in un singolo settore o geografia. La diversificazione non elimina il rischio, ma lo distribuisce più uniformemente attraverso vari tipi di investimenti, contribuendo a proteggere il portafoglio da significative perdite finanziarie. Pertanto, mentre i titoli di stato possono rappresentare una componente sicura e stabile del portafoglio, essi dovrebbero essere integrati con altre asset class per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento dell’investimento complessivo.

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