L’inflazione è un fenomeno economico che si verifica quando il livello generale dei prezzi dei beni e dei servizi aumenta nel tempo, riducendo così il potere d’acquisto della moneta. Questo significa che, con la stessa quantità di denaro, si può comprare meno di quanto si poteva comprare in passato. L’inflazione può essere misurata attraverso diversi indici, il più comune dei quali è l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC).
L’inflazione può essere generata da diversi fattori, che si dividono principalmente in due categorie: inflazione da domanda e inflazione da costo.
L’Inflazione da domanda si verifica quando la domanda di beni e servizi supera l’offerta. Questo può accadere in periodi di crescita economica rapida, dove l’aumento della spesa dei consumatori spinge al rialzo i prezzi. Sostanzialmente se tante persone vogliono comprare quella cosa, vista la richiesta, i venditori tenderanno a aumentarne il prezzo per ottenere un maggior guadagno speculando.
L’Inflazione da costo è invece causata dall’aumento dei costi di produzione, come ad esempio l’aumento dei prezzi delle materie prime o dei salari. Questi costi aggiuntivi vengono spesso trasferiti ai consumatori sotto forma di prezzi più elevati.
Per le famiglie, l’inflazione può comportare un problema riflettendosi direttamente sul quotidiano.
Poiché i prezzi aumentano, il potere d’acquisto si riduce, il che significa che con lo stesso salario, una famiglia potrebbe dover ridurre il consumo di alcuni beni o servizi, il nostro tanto agognato carrello della spesa si riempirà meno, il consumatore tenderà a tagliare quegli alimenti più costosi o al posto di andare nel negozio sotto casa tenderà ad andare presso la grande distribuzione ed il discount che ha prezzi più vantaggiosi ripercuotendosi sull’economia reale e sulle stesse famiglie che gestiscono quei negozi e che avranno meno afflusso di clientela. Ciò può influire quindi direttamente sulla qualità della vita e sulla capacità di risparmiare.
Ma quali sono le politiche di contenimento inflativo che vengono adottate? Recentemente abbiamo assistito proprio ad una di queste.
Per contrastare infatti l’inflazione, le banche centrali, come la Banca Centrale Europea o la Federal Reserve negli Stati Uniti, possono adottare politiche monetarie restrittive. come l’aumento dei tassi di interesse. Aumentando i tassi, si rende più costoso prendere in prestito denaro, il che può ridurre la propensione all’acquisto delle famiglie e delle imprese, la domanda di beni e servizi, aiutando a moderare l’aumento dei prezzi.
L’inflazione può avere effetti complessi sulle finanze personali e sugli investimenti.
Ad esempio, i risparmi tenuti in conti bancari con tassi di interesse bassi possono perdere valore nel tempo se i tassi non tengono il passo con l’inflazione. Allo stesso modo, alcuni tipi di investimenti, come i titoli di stato o i bond a reddito fisso, possono diventare meno attraenti durante i periodi di alta inflazione. La maggior liquidità sul conto corrente è certamente, in queste fasi di inflazione elevata, un cattivo comportamento da adottare in quanto non essendo remunerata non consente di contrastarne l’effetto.
I salari non vengono adeguati a questo incremento e le famiglie non riescono a compensare questo minor potere di acquisto.
A livello politico, quando l’inflazione è alta, governare diventa particolarmente complesso, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle finanze pubbliche. L’aumento dei prezzi generalizzato influisce direttamente sulle capacità di spesa del governo in vari modi.
In primo luogo, il governo si trova a fronteggiare un aumento dei costi. Se ad esempio i prezzi dei materiali di costruzione salgono, anche il costo per realizzare infrastrutture pubbliche aumenta. Questo vale per tutti i settori in cui il governo è attivo, dalla manutenzione delle strade alla fornitura di servizi sanitari e educativi.
Se il budget non è adeguatamente aggiustato per tenere conto dell’inflazione, la qualità e la quantità dei servizi pubblici possono diminuire.
L’aumento dei tassi rende il debito pubblico più costoso da servire, perché i tassi d’interesse sui nuovi debiti emessi o sui debiti esistenti rinegoziati saranno più alti. Il governo potrebbe quindi trovarsi a dedicare una porzione maggiore del suo budget semplicemente al pagamento degli interessi, riducendo i fondi disponibili per altre spese. Ne è un esempio recente l’emissione dei BTP Valore a tassi più elevati e con un premio di rendimento a scadenza per incentivare il risparmiatore a detenere il titolo.
L’inflazione può anche erodere il valore reale delle entrate fiscali. Anche se le entrate nominali possono sembrare più alte, l’aumento dei prezzi può significare che queste entrate hanno meno potere d’acquisto. Questo scenario obbliga spesso i governi a riconsiderare e a riprogrammare le loro priorità di spesa, spesso con tagli o con l’adozione di misure fiscali più stringenti per cercare di aumentare le entrate, come l’aumento delle tasse, che però può essere impopolare e avere ulteriori effetti economici negativi, il taglio dei servizi sanitari, l’incremento dell’età pensionabile, sostanzialmente muovendo tutte le leve a disposizione per fare più ‘cassa’ possibile.
Sostanzialmente l’inflazione alta pone sfide significative alla gestione della spesa pubblica, richiedendo al governo di bilanciare con attenzione le necessità immediate contro le possibili conseguenze a lungo termine delle sue decisioni finanziarie.
Tornando all’economia famigliare, ci sono strategie che gli investitori possono adottare per proteggersi dall’inflazione, come investire in asset reali (immobili, materie prime) o in titoli obbligazionari e azionari di società che possono trasferire l’aumento dei costi ai consumatori senza perdere la domanda. In buona sostanza non tenere i soldi fermi ma investirli diversificandoli per avere una giacenza remunerata. Ma anche adottando piccoli accorgimenti nella vita di tutti i giorni come aumentare l’efficienza nei consumi riducendo gli sprechi energetici in casa, Investendo in educazione finanziaria per gestire meglio il denaro e gli investimenti, diversificare gli investimenti per proteggere il patrimonio dall’erosione del potere d’acquisto e affidarsi ad un consulente finanziario.
L’inflazione è un fenomeno complesso con molteplici cause e effetti. Una gestione attenta delle finanze personali e una comprensione delle politiche economiche possono aiutare le famiglie e gli investitori a navigare meglio in periodi di alta inflazione.