Le Azioni

Se hai sentito parlare di Borsa o di mercato azionario, probabilmente ti sei chiesto cosa significhi esattamente che una azienda sia “quotata”. In questo articolo, spiego in modo semplice e diretto cosa sono le azioni quotate in borsa, perché le aziende decidono di quotarsi e come questo influisce sul mondo economico e su quello degli investitori.

 

Un’azione rappresenta una parte dell’equity, cioè del capitale proprio, di una società.

 

Chi possiede un’azione, quindi, possiede una parte di quella società. Le azioni sono generalmente comprate e vendute da investitori sul mercato. Quando compri un’azione di una società, di fatto stai acquistando un piccolo pezzo di quella società. Esistono due tipologie di azioni: le azioni ordinarie e le azioni privilegiate.

Le azioni ordinarie sono il tipo più comune di azioni. Chi possiede azioni ordinarie ha il diritto di voto nelle assemblee della società, il che significa che può partecipare alle decisioni importanti, come la scelta degli amministratori. I possessori di azioni ordinarie ricevono dividendi, che sono una parte degli utili della società distribuiti ai suoi azionisti. Tuttavia, l’ammontare dei dividendi può variare e non è garantito; dipende dalla performance finanziaria della società. In caso di liquidazione della società, i possessori di azioni ordinarie hanno diritto a ricevere i beni residui solo dopo che sono stati soddisfatti i creditori e i possessori di azioni privilegiate.

Le azioni privilegiate invece offrono alcuni vantaggi specifici rispetto alle azioni ordinarie. Prima di tutto, i possessori di azioni privilegiate ricevono dividendi a un tasso fisso prima che vengano distribuiti dividendi agli azionisti ordinari. Questo rende le azioni privilegiate simili a obbligazioni in termini di flussi di reddito prevedibili. Inoltre, in caso di liquidazione della società, i possessori di azioni privilegiate hanno la priorità rispetto ai possessori di azioni ordinarie per quanto riguarda il pagamento. Tuttavia, a differenza delle azioni ordinarie, le azioni privilegiate di solito non conferiscono diritto di voto, il che significa che i possessori di tali azioni non possono influenzare la gestione aziendale attraverso il voto nelle assemblee.

Quotare un’azione significa renderla disponibile per l’acquisto sul mercato pubblico, che può essere una borsa valori come la New York Stock Exchange (NYSE) negli USA o la Borsa Italiana a Milano. Quando un’azione è quotata, significa che è possibile per gli investitori comprare e vendere liberamente le azioni di quella società attraverso la borsa.

Le aziende scelgono di quotarsi in borsa per molteplici motivi:

Raccogliere capitale: attraverso la vendita di azioni, una società può ottenere nuovi capitali necessari per espandere la propria attività, finanziare nuovi progetti, pagare i debiti esistenti, o migliorare la propria struttura finanziaria.

Liquidità: la quotazione garantisce liquidità alle azioni, permettendo agli azionisti esistenti di vendere facilmente le loro quote.

Valutazione: essere quotati in borsa fornisce una valutazione pubblica e continua delle azioni, basata sul mercato e sulle performance della società.

Prestigio e visibilità: essere presenti su una borsa valori aumenta il prestigio e la visibilità di una compagnia, potendo attirare investitori e migliorare l’immagine aziendale.

Il processo di quotazione inizia con l’offerta pubblica iniziale (IPO), che è la prima vendita di azioni emesse da una società al pubblico.

Questo processo richiede l’intervento di istituti finanziari che aiutano l’azienda a determinare il prezzo delle azioni, basandosi sulla valutazione complessiva della compagnia e sull’interesse del mercato.

Qualcuno, ad esempio, si ricorderà sicuramente gli anni ‘97/2000, quando diverse società tecnologiche italiane e straniere si sono quotate in Borsa, situazione che ha anticipato la ‘bolla delle dot-com’ ed il crollo del mercato azionario – non che questa discesa del mercato abbia una correlazione con l’entrata in borsa di queste società. Diciamo che la quotazione avviene ad un prezzo per azione che si presume rispecchi il valore della società, in quel caso specifico quello non era cosi, o meglio, il mercato sopravvalutava, e di molto, il valore della società.

Dopo l’IPO, quindi le azioni vengono scambiate tra investitori sul mercato secondario, ovvero la borsa valori.

 

Il prezzo di queste azioni può variare notevolmente, influenzato da fattori come le performance aziendali, le condizioni economiche generali, e le speculazioni di mercato.

 

Per gli investitori, le azioni quotate offrono l’opportunità di partecipare economicamente alla crescita (e, potenzialmente, ai profitti) delle aziende stesse. Investire in azioni può essere redditizio, ma comporta anche rischi, dato che il valore delle azioni può fluttuare significativamente. Gli investitori possono guadagnare attraverso l’apprezzamento del valore delle azioni (capital gain) o, come detto, tramite i dividendi distribuiti dalla società. Le azioni, infatti, una volta l’anno, ma solo se deciso in sede di assemblea, ‘staccano’ il dividendo che corrisponde alla performance che l’azienda ha generato l’anno precedente. Quando ciò avviene, il giorno dello stacco, il valore dell’azione subisce una riduzione del prezzo pari all’importo del dividendo. Capita spesso che prima dello stacco del dividendo, il valore dell’azione salga. Questo è dovuto al fatto che il volume degli acquisti del titolo azionario sia maggiore facendone salire il prezzo perché chi acquista lo fa per interesse nel percepire un buon dividendo che spesso, in rapporto al valore dell’azione, corrisponde ad un interesse molto più elevato rispetto ad un titolo a tasso fisso (ad esempio l’interesse corrisposto da un BTP).

L’acquisto di un’azione è nominativo e segue il codice fiscale, ragione per cui è possibile inserire le azioni in un dossier cointestato ma viene creato virtualmente un ‘rubricato’ (una sorta di sotto dossier titoli) sul singolo nominativo. Il capital gain sull’azione, ovvero la tassazione sulla plusvalenza maturata in caso di incremento del valore dell’azione, è tassata oggi in Italia al 26%, importo che ci viene poi addebitato sul conto corrente successivamente alla vendita.

Le azioni quotate in borsa sono quindi uno strumento di investimento che permette agli investitori di acquisire una parte delle aziende, con l’obiettivo di ottenere un ritorno economico. La decisione di quotarsi permette alle aziende di accedere a nuove risorse finanziarie, ma implica anche una serie di obblighi regolamentari e di trasparenza verso il mercato. Per l’investitore, le azioni rappresentano un’opportunità ma anche un rischio, che deve essere gestito con prudenza e consapevolezza.

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