Le carte di pagamento

In quest’epoca digitale, l’apertura di un conto corrente bancario non si limita più solo alla gestione di denaro in forma liquida o alla semplice esecuzione di bonifici come avveniva in passato. E’ sempre più raro anche l’utilizzo degli assegni cartacei. Le banche offrono una varietà di strumenti di pagamento che rendono la vita finanziaria quotidiana più comoda e sicura. Dal bancomat alla carta di credito, passando per la carta prepagata fino alla più discussa carta revolving, ciascuno strumento ha le sue peculiarità, usi e, naturalmente, costi. Analizziamo questi strumenti in modo semplice, evidenziando l’uso più comune e la loro convenienza, senza tralasciare gli aspetti più critici della carta revolving. Ma analizziamole più nel dettaglio.

Bancomat (o Carta di Debito)

Il bancomat, noto anche come carta di debito, è probabilmente lo strumento di pagamento più comune e immediato fornito con l’apertura di un conto corrente, strumento ormai pressoché gratuito, ma non ancora in tutti gli Istituti. Permette di prelevare contanti dagli sportelli automatici, di effettuare pagamenti sia in negozi fisici che online e recentemente anche di effettuare versamenti presso i bancomat evoluti. La sua convenienza sta nella diretta correlazione con il saldo del conto corrente: si spende esattamente ciò che si possiede, evitando il rischio di indebitarsi. La semplicità e la gestione controllata delle proprie finanze rappresentano i maggiori vantaggi.

Carta di Credito

A differenza del bancomat, la carta di credito offre la possibilità di effettuare acquisti o pagamenti, anche di considerevole entità, senza che il saldo disponibile sul conto corrente venga immediatamente addebitato. Il pagamento avviene a scadenza mensile, consentendo così una certa “elasticità” finanziaria. È particolarmente utile per gestire spese impreviste o per approfittare di opportunità senza attendere l’accredito dello stipendio. Recentemente è stata anche introdotta la possibilità di rateizzare le spese di importo più elevato per durate variabili a scelta del titolare della carta. Tuttavia, la facilità di accesso al credito richiede una gestione responsabile per evitare il rischio di accumulare debiti. Nel caso specifico della rateizzazione l’importo rateizzato va ad impegnare una parte del plafond della carta andando di fatto a ridurre la disponibilità residua della stessa, che verrà ripristinata totalmente solo alla fine del piano di rateizzazione in corso. Ha un canone che va dalla gratuità per il primo anno fino ad un costo di 20/30/40 euro a regime e viaggia su circuito Mastercard o Visa. L’acquisto presso il negozio non comporta spese per il cliente ma solo una commissione di transato in percentuale sul commerciante. Le carte di credito con il canone più alto sono indubbiamente le carte American Express disponibili in diverse configurazioni e plafond con canone azzerabile oltre una certa soglia di spesa annua.

Carta Prepagata

Le carte prepagate funzionano caricando in anticipo una somma di denaro che poi può essere spesa per acquisti o prelevamenti, fino all’esaurimento del credito disponibile. Sono ideali per chi desidera controllare strettamente le spese, per i giovani o per chi non ha accesso a un conto corrente oltre a chi non si fida ad utilizzare la carta di credito per effettuare acquisti on line. La loro flessibilità e il controllo delle spese sono i principali vantaggi, ma le spese di gestione e ricarica possono incidere sulla convenienza. Il canone può essere di una decina di euro all’emissione e con soli costi di ricarica oppure a canone mensile di qualche euro azzeratile.

Carta Revolving

La carta revolving rappresenta uno strumento di credito flessibile ma complesso. Consente di effettuare acquisti pagando in rate mensili, con interessi sul saldo dovuto. Se da un lato offre la possibilità di gestire spese importanti dilazionandole nel tempo, dall’altro introduce un elemento di rischio legato alla facilità con cui può accumularsi il debito, soprattutto a causa degli elevati tassi di interesse. Gli aspetti più critici riguardano proprio la gestione del debito e la comprensione chiara delle condizioni di rimborso, che possono portare a una spirale di indebitamento se non gestite con attenzione. Tendenzialmente non ha costi di emissione, viene ‘regalata’ dalle società finanziarie con cui si è contratto un prestito, ma la gratuità è ripagata ampiamente dal tasso di interesse.

Il Tasso di Interesse Annuo Effettivo Globale (TAEG) è l’indicatore che meglio riflette il costo totale del credito per il consumatore, poiché include, oltre agli interessi, anche tutte le spese e le commissioni obbligatorie associate al prodotto finanziario. Sul mercato, il TAEG per le carte revolving può variare notevolmente:

Fascia Bassa: alcuni prodotti possono avere un TAEG inferiore al 10%, ma sono relativamente rari e spesso richiedono condizioni specifiche o promozioni temporanee.

Fascia Media: è comune trovare carte revolving con TAEG che si situano tra il 14% e il 22%. Questa fascia riflette l’offerta standard di molti istituti di credito.

Fascia Alta: per alcune carte revolving, il TAEG può superare anche il 25% e, in casi estremi, arrivare fino al 28% o oltre. Questi tassi elevati riflettono il rischio maggiore che l’ente emittente assume nel fornire credito in modo flessibile.

Prima di sottoscrivere una carta revolving quindi, è essenziale leggere attentamente il contratto e comprendere il TAEG e tutte le condizioni applicabili. È importante valutare non solo la convenienza immediata ma anche l’impatto a lungo termine del debito accumulato e degli interessi da pagare.

In conclusione la scelta dello strumento di pagamento più adatto dipende dalle esigenze personali di gestione finanziaria, dalla propensione al rischio e dalla capacità di gestire il credito in modo responsabile. Mentre bancomat e carte prepagate offrono controllo e semplicità, carte di credito e revolving forniscono flessibilità finanziaria a costo di una maggiore complessità e potenziali rischi. Diventa quindi importante informarsi adeguatamente e valutare attentamente le proprie capacità finanziarie prima di optare per soluzioni che prevedono l’accesso al credito, specialmente nel caso delle carte revolving, per evitare di incorrere in situazioni debitorie difficilmente gestibili.

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