La scelta del conto corrente

Nel mare magnum delle offerte bancarie, l’apertura di un conto corrente può assumere i contorni di una vera e propria avventura. I clienti, attratti da slogan come “zero spese” o “canone gratuito”, possono facilmente cadere nella rete delle apparenze, dimenticando che i conti correnti non sono tutti uguali e che la scelta non deve essere dettata solo da considerazioni economiche. È fondamentale saper riconoscere quale offerta rispecchia fedelmente le proprie esigenze.

I conti correnti si differenziano per diversi fattori: costi fissi, modalità e costi di gestione, tassi di interesse, servizi accessori offerti e molto altro. Possiamo distinguere tra conti tradizionali, conti online, conti deposito, conti per giovani o studenti, conti business, conti cointestati, e così via.

 

Conti Tradizionali vs Conti Online I conti tradizionali sono quelli offerti dalle banche fisiche, con sportelli e consulenti a disposizione dei clienti. Solitamente, hanno costi più elevati a causa della gestione fisica degli stessi, ma offrono un contatto diretto che molti clienti apprezzano. D’altra parte, i conti online sono caratterizzati da costi di gestione più bassi grazie all’assenza di sportelli fisici e sono pensati per chi è a suo agio con la gestione digitale delle proprie finanze. Una via di mezzo è quella dei conti correnti accesi presso le banche reti che uniscono la gestione smart del rapporto alla relazione diretta con il consulente finanziario, hanno costi molto contenuti, anche azzerabili in relazione ai servizi appoggiati.

Conti di Deposito vs Conti Correnti I conti di deposito si focalizzano sulla remunerazione del capitale depositato, solitamente più elevata rispetto a quella dei conti correnti, ma con limitazioni sull’operatività quotidiana. Un conto di deposito può essere adeguato per chi desidera accumulare risparmi a medio o lungo termine, mentre un conto corrente è più adatto a gestire le transazioni giornaliere. Sono in alcuni casi conti tecnici accesi a latere del conto corrente ordinario, senza accesso diretto per operare da parte del cliente ma visualizzabili tramite home banking.

Conti per particolari Esigenze Vi sono anche conti studiati per specifiche fasce d’età, come quelli per giovani o studenti, con tariffazioni vantaggiose ma con limitazioni nell’uso. Allo stesso modo, esistono conti business, pensati per le aziende, con servizi dedicati alla gestione finanziaria imprenditoriale.

Carte conto con iban Negli ultimi anni si è sentito parlare sempre più spesso di carte conto con iban, non sono altro che carte sulle quali è presente un iban che consente al titolare l’operatività quasi di un conto corrente ordinario, ma con un costo più contenuto rispetto ad un rapporto tradizionale. Il limite di questi rapporti è l’impossibilità, tendenzialmente, di non poter appoggiare sul rapporto le rate di un finanziamento, avere un fido di conto, una carta di credito o un dossier titoli. Sono rapporti destinati ad un’operatività basica e senza ‘tante pretese’.

Qual è il Conto Adatto a Te? La scelta del conto corrente deve basarsi sull’analisi delle abitudini personali o aziendali. Un individuo che effettua numerose operazioni online avrà bisogno di un conto che offre servizi digitali efficienti e a basso costo. Chi viaggia spesso all’estero potrebbe necessitare di un conto che offra condizioni vantaggiose sui pagamenti internazionali o sul prelievo di valuta estera.

Guardare al di là del costo è essenziale. Un conto con canone gratuito ma con costi nascosti per operazioni base può rivelarsi più oneroso di un conto con una piccola quota fissa mensile ma con inclusi tutti i servizi di cui si ha bisogno. Prima di aprire un conto, quindi, è essenziale porsi alcune domande: Quante operazioni prevedo di fare al mese? Ho bisogno di accedere al mio conto principalmente online o preferisco un rapporto diretto in filiale? Quali sono le mie aspettative in termini di rendimento? Desidero servizi aggiuntivi come assicurazioni o consulenze finanziarie?

In questa complessità, il ruolo della consulenza è cruciale. Un buon consulente guida il cliente nella scelta, aiutandolo a comprendere non solo le varie tipologie di conto corrente ma anche le condizioni di servizio associate. È importante che il cliente esponga chiaramente le proprie abitudini e necessità finanziarie per trovare l’offerta più in linea con il proprio profilo.

La scelta del conto corrente ideale è una decisione ponderata che va oltre la semplice ricerca del risparmio. Valutare attentamente l’operatività quotidiana, le esigenze personali e lavorative, e i servizi aggiuntivi offerti è cruciale per identificare il conto più adatto alle proprie esigenze, che può tradursi in risparmi a lungo termine e in una maggiore soddisfazione dell’esperienza bancaria globale.

 

Una volta acceso il conto corrente, trimestralmente, ci verrà trasmesso, in via cartacea o via mail, a seconda della nostra scelta, l’estratto conto. Questo documento riepiloga tutta la movimentazione fatta nel trimestre (accrediti e addebiti) ed è di ‘semplice lettura’. Allegato all’estratto conto viene fornito inoltre lo ‘scalare’ ovvero il dettaglio che ha generato le spese di tenuta conto e che sono state addebitate, l’evidenza delle condizioni di spesa, il n. di operazioni comprese nel canone, ecc. Con questo riepilogo riusciamo pertanto a determinare effettivamente il costo del conto corrente e ci sarà molto utile in caso si abbia la voglia o la necessità di cambiare il conto cosi da avere un raffronto immediato sui vantaggi o meno della nostra scelta. ll numero delle operazioni gratuite comprese nel conto, banalmente, è una voce importante nel costo complessivo perché determina un aggravio considerevole in caso di eventuale sforamento, cosi come la gratuità o meno della carta bancomat, le spese per bonifici, l’incasso rata di un mutuo, l’addebito delle commissioni per il pagamento delle utenze (bollette luce, acqua, gas e telefono), i bonifici ripetitivi per il pagamento di affitti, e molte altre.

Per quanto riguarda la tassazione, tutti gli interessi maturati dai tassi attivi a favore del correntista corrisposti sul conto corrente sono soggetti ad un’imposta del 26%, questo vale sia per i conti ordinari (se remunerati anche se sono ormai anni che non se ne vedono – i soldi sul conto non rendono nulla) che per i conti deposito, quindi ipotizzando che sul conto o conto deposito venga corrisposto un tasso lordo annuo del 2%, l’interesse netto percepito risulterà dell’1,48% al netto quindi dell’imposta.

Relativamente invece all’imposta di bollo sui conti correnti delle persone fisiche al momento, con l’attuale normativa vigente, il costo è pari a zero se il saldo del conto è inferiore ai 5.000 euro e di euro 34,20 (addebitati ogni trimestre) se il saldo è superiore a detta soglia. Per i conti correnti delle persone giuridiche, aziendali ed i condomini, l’imposta di bollo è pari ad euro 100,00 ed anch’essa viene addebitata in via trimestrale. L’imposta di bollo, a differenza del canone del conto e dei costi accessori, che sono competenze bancarie, è una tassa governativa e quindi l’Istituto di credito fa da sostituto d’imposta per conto dello Stato.

Il conto corrente è da considerarsi quindi come un vestito su misura, più si saranno analizzate tutte le voci di costo e l’abituale operatività e più la scelta dello strumento risulterà corretta per le nostre necessità.

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