La donazione è un atto di generosità in cui una persona, chiamata “donante“, trasferisce gratuitamente a un’altra persona, chiamata “donatario“, la proprietà di un bene o un diritto. Si tratta di un accordo, ufficializzato con un atto giuridico, che va oltre l’aspetto materiale, poiché rappresenta anche un gesto d’amore, solidarietà o sostegno verso il prossimo.
La donazione è regolata dal Codice Civile e comporta il trasferimento di proprietà senza ricevere nulla in cambio, distinguendosi da altre forme di cessione come la compravendita o lo scambio.
Per renderla valida, deve essere formalizzata tramite atto pubblico davanti a un notaio, alla presenza di testimoni. L’obiettivo è proteggere entrambe le parti coinvolte, soprattutto perché il donante, compiendo un atto gratuito, potrebbe potenzialmente essere più esposto a pressioni o decisioni impulsive.
Esistono diversi tipi di donazione, che variano in base a cosa viene trasferito e alle modalità dell’atto:
Donazione di beni mobili: include oggetti di valore come gioielli, denaro, o titoli.
Donazione di beni immobili: riguarda proprietà come case, terreni o appartamenti.
Donazione di diritti: può trattarsi di diritti di uso, usufrutto o altre facoltà legate a un bene.
Donazione con condizione: il donante può stabilire condizioni particolari a cui il donatario deve attenersi (ad esempio, vincolare l’uso di un bene a determinati scopi).
Donazione modale: in questo caso, la donazione è accompagnata dall’obbligo, per il donatario, di compiere una certa azione o attività (ad esempio, utilizzare una somma di denaro solo per scopi di studio).
La donazione coinvolge diverse figure:
Donante: colui che dona e che deve avere la capacità di disporre dei beni (ossia essere maggiorenne, capace di intendere e di volere, e proprietario del bene).
Donatario: colui che riceve, che può accettare la donazione, confermando così la sua volontà a ricevere il bene.
Notaio e testimoni: figure che garantiscono la correttezza e la validità dell’atto.
L’atto di donazione è considerato anche un modo per regolare in anticipo il passaggio dei beni tra generazioni, ed è spesso utilizzato per trasferire la proprietà ai familiari.
I Rischi della Donazione
Sebbene sia un atto di generosità, la donazione comporta alcuni rischi:
Perdita di controllo: il donante perde ogni diritto sul bene donato, e questo può generare incomprensioni o conflitti se il donatario agisce in modo non previsto.
Rivalità familiari: la donazione può causare tensioni, soprattutto tra familiari, se uno di loro ritiene di essere stato ingiustamente escluso.
Eredità futura: la donazione può ridurre l’eredità disponibile per gli eredi legittimi, specialmente nel caso di donazioni significative.
Effettuare una donazione comporta delle “spese notarili” per la redazione dell’atto pubblico e una “tassa di donazione“, calcolata in base al valore del bene e al rapporto di parentela tra donante e donatario. Le aliquote fiscali sono diverse:
Per coniugi e figli: aliquota del 4% sul valore eccedente 1 milione di euro per ciascun beneficiario.
Per fratelli e sorelle: aliquota del 6% sul valore eccedente i 100.000 euro.
Per altri parenti fino al quarto grado: aliquota del 6% senza franchigia.
Per soggetti non parenti: aliquota dell’8% senza franchigia.
A queste spese, si aggiungono le “imposte ipotecarie e catastali” se si tratta di immobili, oltre all’onorario del notaio.
Donazione di immobili: cosa succede in caso di compravendita
La donazione di un immobile porta con sé particolari complessità se, successivamente, il donatario desidera vendere l’immobile ricevuto. Questo perché la donazione può influenzare la trasferibilità del bene anche anni dopo l’atto.
Quando un immobile donato viene venduto, l’acquirente può essere esposto al rischio di rivendicazioni da parte di eventuali eredi legittimari del donante. Questi eredi, infatti, hanno il diritto di agire per recuperare la propria quota ereditaria entro un determinato limite di tempo, facendo annullare la donazione qualora violi i loro diritti. Questo rischio è noto come azione di riduzione e comporta conseguenze sia per il donatario che per eventuali terzi acquirenti.
Annullamento dell’Atto di Donazione
La donazione è un atto definitivo: una volta trasferita la proprietà, il donante non può più disporre di quel bene. Tuttavia, esistono eccezioni e principalmente in due casi:
Ingratitudine del Donatario: se il donatario ha compiuto atti gravemente offensivi verso il donante, come violenze o minacce, il donante può richiedere l’annullamento dell’atto di donazione.
Lesione della Legittima: se la donazione lede i diritti degli eredi legittimari, come figli o coniugi, questi ultimi possono, entro un determinato periodo, contestare l’atto per recuperare la quota ereditaria di loro diritto. Questo vale sia per il donatario sia per eventuali terzi che abbiano acquistato l’immobile.
Questi rischi legati alla donazione degli immobili comportano spesso difficoltà nelle vendite future. È prassi frequente, infatti, che le banche non concedano mutui su immobili di origine donativa o che richiedano polizze assicurative per tutelarsi dall’eventuale annullamento della donazione.
Donazione di immobili e il termine dei 10 e 20 anni
La normativa prevede dei limiti temporali per le rivendicazioni sui beni donati, pensati per tutelare il donatario e consentire, a lungo termine, la piena proprietà del bene.
Entro i 10 anni dal decesso del donante: gli eredi legittimari hanno la possibilità di agire per la riduzione della donazione fino a 10 anni dopo la morte del donante, se il bene donato ha ridotto la loro quota legittima. Superato questo termine, il diritto di riduzione si estingue, e quindi il donatario o eventuali acquirenti del bene possono considerarsi più tutelati.
Entro i 20 anni dalla donazione: indipendentemente dal decesso del donante, l’azione di riduzione è preclusa se sono passati 20 anni dalla donazione stessa e il donante è ancora in vita. Questo significa che, raggiunto questo limite, il donatario può disporre dell’immobile senza temere rivendicazioni da parte degli eredi.
In conclusione la donazione è un atto giuridico complesso, che rappresenta molto più di un semplice trasferimento di beni: è un gesto di affetto e fiducia. Tuttavia, comporta aspetti legali, fiscali e relazionali da non sottovalutare. Pianificare con attenzione e avvalersi dell’aiuto di un consulente ed un esperto è fondamentale per fare scelte consapevoli, sicure e sostenibili.